Il Sabato al Cristo Re

    Deformità vertebrali scoliotiche in età di accrescimento

    Perché e come trattarle

    Il loro esito in età adulta e il trattamento più adeguato

    Roma 14 Settembre 2019

    Nonostante i progressi avuti da una incessante ricerca sulla genesi, il comportamento e quale sia il migliore trattamento della scoliosi idiopatica, la maggior parte degli operatori della sanità, riferendosi a quelli non direttamente coinvolti nel trattamento, sono spesso all’oscuro di quelle che sono le metodiche di indagine, di come intervenire e quali siano le finalità del trattamento.
    Nella mentalità comune quando si parla di scoliosi si pensa automaticamente a soggetti giovani, ma in realtà la scoliosi è una patologia che interessa anche i soggetti adulti e anziani, con fondamentalmente due tipi di scoliosi:
    A) quelle che sono l’evoluzione di scoliosi giovanili idiopatiche non trattate, mal trattate o nelle quali si è ritenuto, a torto, che il risultato ottenuto al raggiungimento della maturità ossea sarebbe stato duraturo nel tempo e che invece continuano a peggiorare dopo la maturazione ossea, appunto in età adulta;
    B) quelle che insorgono non come evoluzione di scoliosi giovanili ma come insorgenza in età adulta come manifestazione di una degenerazione capsulo-disco- osteo-legamentosa, che gli autori di lingua anglosassone hanno denominato con un latinismo errato come forme” de novo” invece che con una giusta dizione “ex novo”.
    Comunque sia, la caratteristica che differenzia le giovanili, che sono in più del 90% asintomatiche, dalle forme adulte è infatti la sintomatologia dolorosa che si associa alle deformità.
    Scopo del congresso in oggetto è di mettere a conoscenza tutti gli operatori della sanità che vengono a contatto con questi pazienti, tutte le metodiche di indagine di trattamento e di valutare le conseguenze di ogni atto messo in pratica da chi si trova difronte a tali patologie.
    Questo apprendimento è stato progressivamente concepito attraverso un percorso di esposizione congressuale che partendo dall’inquadramento nosologico giunge al trattamento in ogni suo aspetto.

     

    PROGRAMMA

    8.30: Registrazione partecipanti

    9.00: Inaugurazione
    M. Crostelli / PV Nardi

    9.15: Saluto Di benvenuto e apertura dei lavori:
    Dott. M. Miraglia – Direttore Generale Ospedale Cristo Re
    Dott. E. De Micheli – Direttore Amministrativo Ospedale Cristo Re
    D.ssa G. Nasi – Direttore Sanitario Ospedale Cristo Re

    9.30: Introduzione ai lavori
    M. Crostelli

    10.00: Inquadramento nosologico delle scoliosi
    E. Manauzzi

    10.30: La genetica delle scoliosi
    O. Mazza/ C. Iorio

    11.00: La radiologia tradizionale e metodologie di indagine nella scoliosi
    E. Pacciani

    11.15: Discussione e domande da parte dei partecipanti

    11.30: La Kinesiterapia nella scoliosi: cosa aspettarsi e cosa è accettabile
    M. Cerciello

    11.45: Il trattamento ortopedico incruento della scoliosi idiopatica dell’adolescente: quando può essere condotto e con quali risultati
    F. Savi Scarponi

    12.00: Trattamento chirurgico della scoliosi: perché e quando operarle
    M. Paolino

    12.15: Storia dell’approccio chirurgico posteriore alla scoliosi
    O. Mazza/ C. Iorio

    12.30: L’equipe a lavoro: il ruolo dello strumentista e dell’infermiere di sala
    G Cifrodelli/M. Zimotti

    12.45: Gestione anestesiologica intraoperatoria nel trattamento chirurgico delle scoliosi
    M. Navarra

    13.15: Discussione e domande da parte dei partecipanti

    13.30: Colazione di lavoro

    14.30: La tecnica con avvitamento peduncolare per la correzione delle scoliosi
    M. Crostelli

    14.45: Operare in sicurezza: il monitoraggio intraoperatorio
    S. Cecilia/ I. Vetrone

    15.00: Trattamento percutaneo delle scoliosi degenerative dell’adulto
    S. El Boustany

    15.20: Accesso anteriore e laterale al disco nelle scoliosi degenerative dell’adulto
    S. Carletti/ PV Nardi

    15.35: Gestione infermieristica perioperatoria
    A. Vagliano

    15.50: Kinesiterapia nella scoliosi dell’adulto prima e dopo l’intervento
    M. Cerciello

    16.10: Discussione e domande da parte dei partecipanti

    16.30: TAVOLA ROTONDA: Le scoliosi e il coinvolgimento sacco-radicolare: il parere dell’Ortopedico, del Neurochirurgo e del Fisiatra
    M. Crostelli/ PV Nardi/ S. Carletti/M. Cerciello

    17.00: Discussione e domande da parte dei partecipanti

    17.30: Test di valutazione dell’apprendimento da parte dei partecipanti (E.C.M.)

    18.00: Considerazioni conclusive e chiusura dei lavori

     

    X